Il Royal Pavilion si trova a Brighton in Gran Bretagna. Una città deliziosa, Brighton, poco conosciuta forse dalla massa dei turisti, ma che merita certamente una visita. La città svetta sul mare ed è famosa per un bellissimo molto con i caratteristici locali e le sale giochi che invadono qualsiasi angolo dell’Inghilterra turistica. Tra i tanti monumenti che si trovano in città, il Royal Pavillon è certamente il più famoso. Dall’aria orientale, questa villa ha una storia antica ed è stata voluta da Re Giorgio IV che, racconta la leggenda, rimase affascinato dal racconto de Le mille e una notte, e volle dare una connotazione orientale alla sua casa. L’esterno è affascinante: circondata da un parco bellissimo, la villa presenta colonne gotiche che hanno subito variazioni nel corso dell’anno a seguito di numerose ristrutturazioni fino ad arrivare a uno stile tipicamente indiano che possiamo vedere ancora oggi. Anche le stanze sono decisamente orientali e bellissime da visitare. In particolare la sala da pranzo che sfoggia lampadari degni di essere fotografati. Ma come fotografare il Royal Pavillion? Ecco qualche consiglio.
Ottiche: Riprendere con una focale grandangolare oppure con una focale teleobiettivo fornisce, del soggetto, una prospettiva diversa. Il grandangolare fa “entrare” nell’architettura meglio di un teleobiettivo. Quest’ultimo è più adatto a ingrandire particolari significativi, oppure a esaltare il gioco di masse e volumi. Un uso corretto delle lunghezze focali deriva anche dalle nozioni di architettura possedute dal fotografo. Naturalmente, per avere una sufficiente profondità di campo il diaframma dovrà essere chiuso al massimo. Il programma di esposizione automatica più adatto alle foto d’architettura è quello a priorità di diaframma, indicato con la lettera A, che lascia al fotografo la scelta del diaframma che, come abbiamo detto dev’essere il più chiuso possibile con valori tra f/11 e f/22.
Attenzione alla luce: L’illuminazione classica è quella che si ha con il sole laterale, a 45°. Purtroppo questa situazione si verifica assai raramente. Bisogna fare di necessità virtù, e partendo dalla illuminazione esistente cercare il punto di ripresa e il soggetto più adatto. Il sole a picco del mezzogiorno non va bene per riprendere in esterni, ma è adattissimo per gli interni che prendono luce da vetrate.